La stanza di un palazzo nobiliare immersa nella penombra, una timida luce che filtra attraverso le tende di una finestra davanti a cui si stagliano le sagome di un pianoforte a coda e del suo esecutore, lo sguardo del musicista puntato oltre la cortina che lo separa dall’esterno nel tentativo di catturare immagini a cui dare forma attraverso i tasti bianchi e neri su cui poggiano le mani.

È così che si presenta la copertina di Raggi di Luna , il quarto disco del compositore per pianoforte Claudio Stea, edito con l’etichetta discografica SamomusicProductions. E se copertina e titolo scelti per un disco funzionano come suoi “biglietti da visita”, ha già tanto da raccontarci quanto possiamo vedere – prima ancora che ascoltare – dell’ultimo lavoro del musicista pugliese.

È dove il giorno cede il passo a chiarori che rischiarano le notti più buie, dove tutto assume contorni più incerti e meno definiti: è lì che vuole proiettarci l’album di Stea. In una dimensione intima che si stacca dalla realtà per aprirsi a sogni e suggestioni da confessare solo alla notte.

Raggi di Luna non come nome e al tempo stesso title track del disco ma come gli 11 brani che compongono la sua ossatura: 11 “raggi di luna”, appunto, a cui la musica di Claudio Stea da consistenza e voce.

Il musicista ci invita ad entrare nel suo mondo di ombre e riflessi, ci prende per mano per farci affacciare oltre la finestra che è alle sue spalle, a rivolgere lo sguardo “Tra le stelle” e le “Illusioni lunari”.

È la sua musica a guidarci e ad indicarci dove guardare per trovare i suoi “raggi di luna”.

Ogni brano racchiude storie ed immagini, e non servono parole che le raccontino. È sufficiente ascoltare il suono del pianoforte, in alcune tracce arricchito dalle chitarre di Dino Simone, per vedere e sentire quanto Stea ha voglia di mostrarci tra sensazioni, visioni e ricordi.

Riusciamo persino a riconoscere Lilou, la ballerina a cui il musicista dedica la nona traccia – “Il ballo di Lilou”. È come se ce la ritrovassimo davanti mentre si impegna, tenta, riprova e cade per poi rialzarsi e sbocciare come un cigno che volteggia leggero.

Undici brani in cui si avverte chiara la vena creativa di quel ragazzo, insofferente alle rigidità dell’accademismo, che sin da giovanissimo voleva realizzare qualcosa di tutto suo. Si sente forte la sua urgenza espressiva, quella che da adulto lo ha riportato a una strada che per lui era già segnata da tempo: la composizione.

La musica di Stea non suona imbrigliata in schemi predefiniti, si espande libera. Il background e la formazione classica fanno da base a spunti e intuizioni originali e personali. Ai “sacri” riferimenti della tradizione pianistica si alternano e bilanciano modelli più contemporanei e moderni. Ne risulta un sound fresco e convincente dalle molteplici sfumature. Ora delicato, ora potente ed energico.

Tra le 11 tracce di Raggi di luna si distinguono in particolare la raffinatezza di brani come Long long time ago”, “Luce nella notte” e “Grace su Venere”. I guizzi stilistici di “Illusioni lunari”, “Cento anni sulla luna”, “Universo” e “Il ballo di Lilou. E se il Duca Bianco ci ha cantato la sua “Life on Mars?”, Claudio Stea in Raggi di luna ci fa ascoltare invece la sua “Life on Moon”.

Ma tra i brani del disco troviamo anche pezzi che suonano come piccoli “omaggi”. Come la vivacità di “Le stelle del draghetto” che ci riporta alla memoria melodie da videogames anni ‘80/‘90. Curioso anche che l’album si apra con “Tra le stelle” per chiudersi con “Aurora su Marte”: tra i 2 brani, a fare da collante, il ruggito di una chitarra che pare strizzare l’occhio alla grande scuola di Brian May.

Un antico proverbio recita: “il giorno ha occhi, la notte orecchie”. Tendiamole allora per ascoltare i raggi di luna che Claudio Stea ha voluto immortalare con la musica del suo fidato pianoforte.

[Siria Cavallo]

  1. Tra le stelle
  2. Illusioni lunari
  3. Luce nella notte
  4. Long long time ago
  5. Life on moon
  6. Cento anni sulla luna
  7. Universo
  8. Grace su Venere
  9. Il ballo di Lilou
  10. Le stelle del draghetto
  11. Aurora su Marte

Raggi di Luna (2018)

Release Date : 8 Agosto 2018
Artist : Claudio Stea
Format : CD